Nato nella primavera del 2014 da un gruppo tutto al femminile il team si proponeva di rendere snelle le procedure di richieste informazioni, dati associativi, organizzazione e news. Ad oggi l’occupazione principale è la gestione delle pagine social di Croce Azzurra Buscate per pubblicizzare la nostra associazione non solo sul territorio ma anche nel mondo virtuale.

Presenti su Facebook e Twitter dal 2014 e su Instagram dal 2019 Croce Azzurra Buscate arriva quasi a 2.000 contatti.

Con la creazione di video che raccontano la vita associativa, foto e contenuti quasi quotidianamente pubblicizziamo attività, raccolte fondi e valori che caratterizzano la nostra associazione in modo informale, scherzoso e diretto. 

 

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La Corte Suprema Americana ha abolito la storica sentenza Roe v.Wade con cui nel 1973 la stessa Corte aveva legalizzato l’aborto negli Usa, dando ad ogni singolo stato la possibilità di scegliere se praticare l’aborto oppure no. Questa decisione è una grave perdita morale e sociale. D’ora in poi le donne americane si troveranno negate il diritto di scegliere cosa fare del proprio corpo, anche in caso di stupro, stealthing (una pratica che consiste nel togliere o rompere il preservativo durante un rapporto sessuale) o di malattia congenita del bambino.

La scelta di portare avanti o no una gravidanza è una scelta che deve essere solo della donna e qualunque sia il motivo per cui voglia scegliere l’aborto (di salute, economico, sociale, ecc) deve avere l’opportunità di farlo in modo sicuro, per non mettere a rischio la propria vita.

Perché di questo si parla…  questa sentenza porterà sempre più donne a sottoporsi a interventi illegali e clandestini per abortire (con tutte le conseguenze del caso); porterà le donne che hanno avuto un aborto spontaneo a non chiedere aiuto per paura di essere accusate di omicidio (con il rischio di morte per emorragia o comunque gravi conseguenze psichiche).

E in Italia? Il diritto all’aborto è normato, quindi sicuramente sarà più difficile eliminarlo ma anche nel nostro Paese è necessario lottare per poterne godere. Con aziende ospedaliere dove il 90% dei medici sono obiettori di coscienza a volte è necessario cambiare regione per potere abortire, e questo comunque comporta sforzi economici che magari non tutte possono sostenere.

Anche il diritto all’aborto resta un diritto, come tutti quelli delle donne, per cui bisogna continuare a lottare.


 

Dal14 gennaio 2022 si è tornato a parlare dei colori associati al genere dopo la notizia:
“il sindacato di polizia Sap giudica eccentrico il colore rosa delle mascherine FFP2 distribuite dallo Stato all'organo, oltre al fatto che il colore rosa possa pregiudicare l'immagine dell'Istituzione.”

 


Ma perché delle mascherine rosa dovrebbero pregiudicare l’immagine dell’Istituzione? Perché negli anni recenti il rosa è associato al mondo femminile e quindi non può essere il simbolo della forza e della mascolinità. Ma forse il problema non è il colore delle mascherine ma il fatto che stiamo parlando di un organo dello stato che dovrebbe proteggere i cittadini senza discriminazioni.

In risposta a quanto detto dalla SAP si sono attivate numerose persone: attivisti femministi e non; insegnati che hanno chiesto le mascherine per le scuole; il Telefono rosa, che ha chiesto al capo della Polizia Lamberto Giannini, che le venissero donate le mascherine FFP2 di colore rosa, tanto disprezzate dal Sindacato di Polizia, al fine di distribuirle ai centri antiviolenza e alle persone con disabilità.

Gruppo pari opportunitàDonne che si danno la mano, che si danno forza l'una con l'altra per arrivare in alto.

Non una sola, ma tante!

Non in silenzio, ma facendo rumore!

Esercitando liberamente la propria volontà (in questo caso quella di aiutare  il prossimo) in un ambiente in cui una moltitudine di donne si realizzi creando condivisione.